#Punto 1.

Home » Punto 1.

Sostenibilità, ambiente, rifiuti.
La “città dei 15 minuti”.

Vogliamo riprogettare l’organizzazione urbana, vogliamo che Misterbianco diventi in dieci anni una città dei 15 minuti, una città cioè dove ogni cittadino abbia a distanza di 15 minuti a piedi o in bicicletta, l’accesso ai servizi essenziali: casa, cibo, salute, istruzione, cultura, tempo libero, natura. Questo approccio consentirà di trasformare una criticità del nostro comune, la frammentarietà, la differenza in termini di servizi tra centro e frazioni, in un’opportuna per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini, indipendentemente dalla zona del territorio in cui vivono. La riprogettazione della vita urbana avverrà seguendo quattro principi guida: ecologia, per una città verde e sostenibile; prossimità: per vivere a ridotta distanza dalle altre attività; solidarietà: per creare legami tra le persone; partecipazione: per coinvolgere i cittadini nella trasformazione del loro quartiere. Partiremo con una mappatura dei servizi, pubblici e privati, esistenti in ogni frazione: operatori sanitari, negozi, artigiani, mercati, sport, vita culturale, scuole parchi, aree verdi, per progettare e favorire l’insediamento di ciò che manca e per decentrare servizi pubblici necessari (sportelli comunali, consultori, psicologo di quartiere, vigile di quartiere).

Partiremo sfruttando le infrastrutture esistenti secondo la regola d’oro delle città dei 15 minuti: ogni metro quadrato già edificato deve essere destinato a molteplici usi. Le scuole e i centri polifunzionali già presenti nelle frazioni, possono prestarsi in particolar modo a molteplici usi, in un arco orario che copra anche la sera, con occasioni di socialità cultura e intrattenimento (laboratori nel pomeriggio, spazi dedicati alle arti la sera). L’idea è quella di implementare la presenza di percorsi pedonali e ciclabili e di nuovi spazi verdi in ogni quartiere favorendo al contempo l’apertura di negozi locali, di esercizi di vicinato, attraverso un piano commerciale che sappia ri-orientare lo sviluppo locale a favore dei bisogni dei quartieri. Il ritmo della città deve seguire quello degli esseri umani e non quello delle automobili. Vogliamo una città più verde, con più alberi e meno consumo di suolo. Istituiremo un capitolo di bilancio permanente per la forestazione urbana e pubblicheremo un bilancio arboreo alla fine di ogni mandato. Riqualificheremo i parchi gioco aumentando gli spazi verdi.

punto_1_sostenibilità

Il Poggio Croce deve diventare, nella parte sud, un polmone verde attrezzato, per far giocare i bambini in sicurezza e consentire agli amanti dello sport di allenarsi all’aria aperta. L’obiettivo della cura degli spazi pubblici comuni (parchi, piazze, aiuole) sarà realizzato anche attraverso la pratica “dell’adozione dei luoghi” da parte di comitati di cittadini, scuole dei territori, sponsor privati. Siamo stati tra i pochi negli anni, ad aver rilanciato la necessità di un parco ai Sieli, che può essere concretamente avviato prevedendo sgravi sull’IMU agricola come forma di compartecipazione dei privati che consentano servitù di passaggio e rendano facilmente fruibili i percorsi naturalistici. Il comune a sua volta dovrà occuparsi di segnalare adeguatamente i percorsi, pulirli periodicamente, attrezzare aree di ristoro, organizzare manifestazioni per valorizzarli. Lo stesso modello può essere dottato l’area Erbe Bianche. Negli anni il comune potrà acquisire parte dei terreni privati, utilizzando gli oneri per la mitigazione ambientale dovuti dalla Oikos, e fare ricorso ai bandi europei come Life, per costituire un nucleo effettivo di parco di proprietà pubblica.

foto_2

#laprima scelta.